L'engagement ≠ monetizzazione, almeno non subito. Abbiamo già visto questa storia: motori di ricerca, social media, app di messaggistica, TV connessa... Un sacco di utenti, tanto entusiasmo, ma i soldi ci hanno messo tempo a mostrarsi davvero. L'AI sembra diversa perché gli abbonamenti sono integrati fin dal primo giorno. Ma il potere di determinare i prezzi è complicato. Grandi attori ben finanziati possono fare prezzi più bassi o includere l'AI in tutto ciò che vendono; all'improvviso 20 dollari al mese non sembrano così sicuri. E cosa dire di gratuito vs a pagamento? Nella maggior parte dei modelli freemium, la stragrande maggioranza non paga mai, oltre il 95% rimane gratuito. Solo il 2-5% si converte, e raggiungere le cifre a doppia cifra è raro; Spotify e pochi altri sono le eccezioni. L'AI potrebbe rompere questo schema? Sì, penso di sì. Il valore sembra più alto e le persone stanno dimostrando che pagheranno. Ma alla fine si torna al potere di determinare i prezzi: quanto puoi davvero aumentare i prezzi se i modelli "sufficientemente buoni" rimangono economici, o peggio, diventano più economici? Ok, quindi ora la tua opportunità di monetizzazione diretta è limitata. Dove vai dopo? Pubblicità. Ma indovina un po', ora devi costruire una rete pubblicitaria, una forza vendita, strumenti di misurazione, capacità di targeting, l'intero stack. E all'improvviso non stai solo gestendo un prodotto AI, stai gestendo un'azienda media. E questo richiede tempo, tempo per costruire, tempo per scalare, tempo che gli investitori probabilmente non avevano previsto quando hanno guardato la curva dei ricavi iniziali. L'engagement è istantaneo, la monetizzazione richiede sempre più tempo.