7 peccati mortali della tokenomics ↓ 1️⃣ FDV gonfiato all'atto di lancio • Lancio con un FDV molto superiore a quello dei peer comparabili. • Crea un immediato rischio al ribasso, scoraggia l'ingresso organico. • Spesso abbinato a round favorevoli agli insider che hanno un prezzo basso prima. ☠️ Risultato: liquidità di uscita per i retail, debole performance del mercato secondario. 2️⃣ Trappola del Low-Float • Circolante molto ridotto all'atto di lancio (<5%) con scadenze e sblocchi ripidi. • Crea scarsità artificiale → pompa iniziale, ma l'inflazione del 100–200%+ annuo schiaccia il prezzo una volta iniziati gli sblocchi. ☠️ Risultato: ciclo di hype insostenibile, forti crolli post-sblocco. 3️⃣ Allocazioni dominate dagli insider • Eccessiva quota di token a VC, team e consulenti (es. >60%), con lockup deboli o brevi. • Non allineato con la comunità, poco incentivo per i detentori organici. ☠️ Risultato: estrazione sopra l'allineamento, pressione di vendita perpetua. 4️⃣ Teatro dell'utilità (Falsi driver di domanda) • Token utilizzati solo per governance o staking inflazionistico senza veri sink. • Emissioni "Stake-to-earn" che diluiscono i detentori invece di stimolare l'uso. ☠️ Risultato: churn speculativo, nessuna domanda strutturale mentre il protocollo scala. 5️⃣ Emissioni senza sink • Alti incentivi per attrarre liquidità ma nessun meccanismo per riciclare o bruciare l'offerta (es. ve-locks, fee burns, buybacks). • Ricompense per agricoltori mercenari che svendono immediatamente. ☠️ Risultato: mercenari TVL → spirale di morte della liquidità quando le ricompense svaniscono. 6️⃣ Carestia di liquidità • Nessun market-making serio, pool DEX superficiali o mancanza di listing su CEX di livello 1....