La nuova realtà delle costanti sovraperformance Democratiche nelle recenti elezioni straordinarie, combinata con la spinta del GOP per una ridistribuzione dei seggi a metà decennio, è destinata a creare una vera tensione per gli incumbents Repubblicani nel resto degli anni 2020. C'è una crescente pressione a non lasciare un seggio aperto per un lavoro "migliore", date le preoccupazioni che il partito potrebbe perdere l'elezione straordinaria successiva. Ciò che è accaduto con Elise Stefanik all'inizio di quest'anno (quando la sua nomina all'ONU è stata ritirata per timori che il GOP potesse perdere il seggio) potrebbe diventare più comune e potrebbe anche rendere i Repubblicani più cauti nel dare il via libera a gerrymander altamente efficienti che potrebbero reggere nelle elezioni programmate regolarmente ma apparire più instabili nelle straordinarie.