Il Presidente Donald J. Trump ha appena firmato una Proclamazione che restringe ulteriormente e limita l'ingresso di cittadini stranieri per proteggere la sicurezza degli Stati Uniti. — Continua le restrizioni complete e le limitazioni all'ingresso dei cittadini dei 12 paesi ad alto rischio originali: Afghanistan, Birmania, Ciad, Repubblica del Congo, Guinea Equatoriale, Eritrea, Haiti, Iran, Libia, Somalia, Sudan e Yemen. — Aggiunge restrizioni complete e limitazioni all'ingresso su cinque paesi aggiuntivi basate su recenti analisi: Burkina Faso, Mali, Niger, Sud Sudan e Siria, così come su individui in possesso di documenti di viaggio rilasciati dall'Autorità Palestinese. — Impone restrizioni complete e limitazioni all'ingresso su due paesi che erano precedentemente soggetti a restrizioni parziali: Laos e Sierra Leone. — Continua le restrizioni parziali sui cittadini di quattro dei sette paesi ad alto rischio originali: Burundi, Cuba, Togo e Venezuela. — Poiché il Turkmenistan ha collaborato in modo produttivo con gli Stati Uniti e ha dimostrato progressi significativi dalla precedente Proclamazione, questa nuova Proclamazione solleva il divieto sui visti non immigranti, mantenendo però la sospensione dell'ingresso per i cittadini turkmeni come immigrati. — Aggiunge restrizioni parziali e limitazioni all'ingresso su 15 paesi aggiuntivi: Angola, Antigua e Barbuda, Benin, Costa d'Avorio, Dominica, Gabon, Gambia, Malawi, Mauritania, Nigeria, Senegal, Tanzania, Tonga, Zambia e Zimbabwe. — La Proclamazione include eccezioni per i residenti permanenti legali, i titolari di visti esistenti, alcune categorie di visti come atleti e diplomatici, e individui la cui entrata serve gli interessi nazionali degli Stati Uniti. — La Proclamazione restringe le ampie esenzioni per i visti immigranti basati sulla famiglia che comportano rischi di frode dimostrati, preservando nel contempo le esenzioni caso per caso.