C'è la famosa citazione di Marco Aurelio che è più vera che mai: ‘L'obiettivo della vita non è stare dalla parte della maggioranza, ma sfuggire a trovarsi nelle fila degli insani.’ Nel 2025 penso che molta ‘politica’ sia un errore di categoria - certo ci sono questioni politiche legittime, ma per molte persone la ‘politica’ è un modo per affrontare una crisi d'identità, per non riuscire a incontrare qualcuno di carino, per diventare fisicamente poco sani a causa di cattive abitudini, per essere risucchiati in diversi baratri comportamentali creati dalla tecnologia, per non riuscire a costruire una vita riconoscibilmente adulta e quindi c'è un appetito per le piatte e caricaturali identità di gruppo che vengono fabbricate e sono necessarie per la politica. Per molti, l'identità politica è psicologicamente più confortevole della loro identità individuale e spesso la politica offre speranza a queste persone che fornirà una ‘soluzione’ per le circostanze che hanno mal identificato come ciò che li affligge. La politica (almeno nella forma in cui la abbiamo ora) non è una soluzione alla tecnologia, ma piuttosto una manifestazione di essa e invece di migliorare le cose ha portato molte persone (che sicuramente avevano problemi fin dall'inizio) a diventare completamente insensate. Ci sono persone che possono fissare il vuoto impassibili e con gli occhi chiari per lunghi periodi senza diventare folli, ma sono notevolmente in minoranza rispetto a coloro che hanno irrimediabilmente perso la ragione.